stupidamente cerco di concentrarmi con oggetti di distrazione, come, allo stesso modo, sto scrivende all’ascolto di musiche oniriche che allo stesso tempo sono razionali, distraendo la realtà dei miei punti di vista, portando la mia immaginazione lontano dalla linea guida iniziale prestabilita.
non che sia riuscito a protrarre tale linea guida ad un numero di frasi maggiore di quanto comunque non lo sia. cerco distrazione perchè sono frustrato, non ne riesco a venire a capo. lo leggo anche negli errori sul battere tasti in modo frettoloso, come se dovessi arrivare subito su un concetto che ancora non è su una solida base. e nel palato una coltre pastosa si deposita in attesa di essere sfamata, essa, affamata di una fame velenosa. nonostante tutto questo subire riesco comunque a delucidare le mie idee su tali considerazioni, rendendole consapevolezze della mia indesideratissima tossicodipendenza. ho visto peraltro alleggerire notevolente delle cifre che avrei conservato, sempre allo scopo di consumarle, ma in modo certamente differente. mantenendomi in tale posizione v’é uno scontro tra titani minuscoli; non percepisco a pieno quelle certezze prima citate.
la superficialità che mi ha coinvolto viene accantonata vicino alla sua molestia, facendo sì che questa vada avanti quasi indisturbata. fortunatamente sono padrone di una notevole forza che riesce ad accecare le assurde voglie di questa razional-sociale superficialità, che sempre spera di poter scavare i miei occhi. comunque, anche ora, cerco distrazioni. come fossero pause del mio pensare. figurarsi se in questi momenti trovo quel che cerco.
ma adesso parliamo un pò di te..dimmi..